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Curiamo la manutenzione delle flotte auto (aziendali e noleggio) e delle vetture private.
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Cosa devono fare automobilisti ed autoriparatori per non subire la follia dello stop ai motori endotermici? 12 Sep 2022 2:26 AM (2 years ago)

Dal 2035 ecco cosa deve fare un autoriparatore dopo lo stop ai motori endotermici

L’Unione Europea ha deciso dal 2035 di cessare la produzione di auto con motori endotermici (addio benzina e diesel). La parola d’ordine sarà solo auto elettriche.

stop auto motori endotermici commissione europea 2035

In Italia ad oggi – non solo scarseggiano colonnine ed altri sistemi di ricarica – ma sono anche male distribuite da Nord a Sud. Gli attuali utilizzatori di auto elettriche devono caricarle presso la propria abitazione (difficile per chi vive in un condominio) oppure attraverso le poche colonnine presenti in alcune città con tempi di ricarica che arrivano a 4 ore ed anche oltre. Sarà difficile ritrovarsi nel 2035 con una capillare rete di stazioni di ricarica su tutto il territorio nazionale.

pulmino elettrico enrico letta campagna elettorale

E’ recente la notizia dell’inconveniente del pulmino elettrico utilizzato da Enrico Letta durante la sua campagna elettorale. Con il mezzo ormai scarico, il segretario del Partito Democratico ed il suo staff hanno dovuto utilizzare un’auto sostitutiva in quanto non vi erano punti di ricarica nelle vicinanze.

Ora, immaginiamo se lo stesso problema accadesse ad un mezzo dato in dotazione alle Forze dell’Ordine, un’ambulanza, pullman di linea ecc. Quanti disagi si verrebbero a creare non solo per quanto riguarda la presenza di colonnine di ricarica ma anche per i tempi necessari per ricaricare gli stessi veicoli? E’ palese ormai come l’imposizione dell’elettrico sia una scelta esclusivamente politica calata dall’alto.

Il 9 giugno 2021 Il Sole 24 Ore definiva l’auto elettrica ancora un prodotto di nicchia. Oltre ad un numero ancora limitato di colonnine di ricarica, ricordiamoci che non tutti posseggono un box auto dove poterle ricaricare. Una cosa è certa, al momento l’auto elettrica contribuisce soltanto ad impennare i prezzi delle materie prime: litio +640%, titanio +169%, cobalto +53%.

ritardo consegne auto nuove crisi microchip

La caccia ai metalli per le batterie scatena una guerra non solo tra i produttori storici (es. Panasonic o Lg). Aziende come Tesla meditano ormai da tempo su come investire in Cile per ottenere il litio (fino a poco tempo fa neanche preso minimamente in considerazione). La triste realtà è che al momento il 60% delle forniture proviene dallo sfruttamento dei bambini nella Repubblica Democratica del Congo (a fine luglio c’è stata una violenta rivolta civile).

sfruttamento minori miniere cobalto

Non serve a nulla eliminare le auto diesel e benzina per abbattere il Co2. La Cina con le sue fabbriche (dove è presente tutta la manifatturiera dell’automotive) è la maggior produttrice mondiale di biossido di carbonio.

emissioni co2 cina

L’impatto della crisi delle materie prime nel settore dell’autoriparazione

Siamo tutti a conoscenza dei ritardi sulle consegne di auto nuove. Purtroppo la mancanza di materie prime – dovute soprattutto dagli scenari politici attuali – da tempo inchioda il mercato automobilistico. Bisognerà fare i conti anche con le riparazioni, in particolare quelle riguardante la componentistica elettronica.

Nel trevigiano, pochi giorni fa, un’automobilista dopo aver sborsato ben 30 mila euro per l’acquisto una Jeep, ricorse all’assistenza di un’associazione dei consumatori per riottenere la somma spesa. Il motivo era appunto la mancanza di ricambi che non permettono alla casa-auto di ripristinare in garanzia dei problemi di natura elettronica. La concessionaria dovette accontentare il cliente restituendogli tutto il denaro. Fortunatamente la sua auto aveva pochi mesi di vita, quindi ancora coperta dalla garanzia della casa automobilistica. Ma cosa accadrebbe su un’auto senza copertura? Certamente resterebbero ferme diversi mesi in attesa di una centralina o un semplice sensore. Casi del genere, oramai, sono all’ordine del giorno. Ovviamente, l’inasprimento della crisi delle materie prime incrementerà ulteriormente questi i ritardi.

Autoriparazione: Cosa cambierà nel 2035?

Gli scenari politici sopra citati non lasciano ombra di dubbio. A nostro avviso l’autoriparatore avrà a che fare con motori endotermici anche dopo quella fatidica data. Anzi, dovrà investire sempre di più in formazione ed attrezzature. Al momento abbiamo quasi il 30% di veicoli circolanti dotati di cambio automatico su cui pochi sanno eseguire la manutenzione o la revisione. Per non parlare delle vetture dotate di filtro antiparticolato. Rileggete attentamente il nostro ultimo articolo riguardante la decisione da parte della Commissione Europea di punire, attraverso dei nuovi controlli serrati, gli automobilisti che hanno manomesso le proprie auto ed eliminato il filtro antiparticolato. Date anche uno sguardo al video qui in basso.

Occorreranno attrezzature per la pulizia periodica dei filtri antiparticolati. Infatti le stanno già vendendo agli autoriparatori. Peccato solo che siano attrezzature inadeguate (ne parleremo nel prossimo articolo). Quindi, fate molta attenzione!

Le auto con motori endotermici prodotti fino al 2034 spariranno all’istante? Assolutamente no! Circoleranno mediamente per altri quindici anni ed entreranno nelle officine come avviene tutt’oggi. Quindi niente paura. Piuttosto, cercate di portarvi a casa dei “clienti buoni” che vi permettano di lavorare a delle soddisfacenti condizioni economiche. Evitate quanto scritto nell’articolo di Notiziario Motoristico firmato da David Giardino sulla nascita di molti network con assurdi accordi al ribasso.

In passato mettemmo in guardia i meccanici con diversi articoli, puntando il dito su alcuni gestori di network di officine. Non si possono proporre reti con tariffe orarie di manodopera poco sopra 20 euro e zero ricavi sui ricambi. I promotori dovrebbero gestire un’officina di tasca propria con queste stesse condizioni economiche. Durerebbero un paio di mesi prima di cessare l’attività.

E’ per questo che – mediante il nostro sistema di canalizzazione dell’automobilista privato presso le autofficine da noi selezionate e monitorate – soddisfiamo quanto più possibile offerta e domanda. L’esperienza maturata in passato ci ha reso particolarmente consapevoli. Anni fa cercammo di creare una rete di officine assieme a dei ricambisti. Ma la cosa non fu fattibile. Non è possibile creare una rete di assistenza per i privati con coloro che sacrificano gli autoriparatori alle flotte aziendali.

Da qualche settimana abbiamo iniziato una partnership con un’azienda specializzata in formazione e fornitura attrezzature. Al momento siamo molto soddisfatti di come stiano andando le cose. A breve presenteremo questa azienda attraverso una video intervista con il loro CEO.

Per richiedere assistenza presso una delle nostre officine compilate il modulo di accettazione. In fondo alla pagina troverete anche l’elenco delle località attualmente coperte. Qualora non soddisfino le vostre esigenze, scriveteci attraverso il modulo contatto. Cercheremo di trovare un fornitore nella vostra zona nel minor tempo possibile ovviamente purché rispetti i criteri di Autofficina Sicura.

Di seguito un breve riepilogo:

Versione video dell’articolo

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Auto Diesel “modificate” (senza FAP e Valvola EGR): L’automobilista “tonno” è caduto nella rete della Commissione Europea 27 Jun 2022 12:29 AM (2 years ago)

La Comunità Europea dichiara guerra alle auto diesel modificate senza dispositivi anti inquinamento

Negli ultimi dieci anni abbiamo scritto vari articoli sui filtri antiparticolati. Il primo nel 2009 dove noi stessi eravamo perplessi su questo sistema di anti inquinamento. Successivamente, grazie alla collaborazione con dei tecnici abbiamo spiegato i limiti delle revisioni auto. In alternativa all’omissione fuorilegge di Fap e Egr davamo soluzioni su come conviverci senza infrangere la legge.

Qui in basso trovi la versione video di questo articolo. Se preferisci invece leggerlo, continua con la lettura.

I soliti stolti ci hanno insultato in ogni luogo virtuale (Facebook, qui sul blog, tramite email, sotto ai nostri video). Credendosi più furbi – e tecnicamente preparati – incitavano altri automobilisti nel rimuovere filtri e valvole EGR aggiornando le centraline. In particolare su YouTube nei commenti di questi due video.

In questo, addirittura davamo dei validi suggerimenti.

Nel frattempo in rete gli automobilisti divulgano false soluzioni.

In rete molti automobilisti condividono false ed illegali soluzioni per risolvere i problemi con il filtro antiparticolato.
Tra i motivi di questi interventi e prassi illegali, c’erano anche quelli che abbracciavano una lotta contro ciò che definivano una truffa.
Automobilisti che dichiarano una truffa i dispositivi anti inquinamento sulle auto

Come facevano le auto diesel senza FAP a superare la revisione?

Come già anticipato prima, negli anni, ispettori e tecnici ci hanno spiegato come le auto senza fap riescono a superare i test durante la revisione ministeriale. L’esito positivo non era frutto esclusivamente di alcuni meccanici compiacenti ma soprattutto di una negligenza (sicuramente voluta) delle istituzioni. Più volte è stato dimostrato che un opacimetro non può misurare il particolato ma valutare solamente la fumosità.

Cosa cambierà presto per le auto diesel “illegalmente modificate”?

commissione europea ammette alcune lacune durante la revisione delle auto

Recentemente la Commissione Europea, accogliendo una petizione della Polonia, ha dichiarato che interverrà contro abusi e violazioni sulle auto diesel. Cambieranno i sistemi di controllo nei centri revisione che verranno dotati di misuratori di particolato (in verità già esistenti ma mai utilizzati).

Pertanto, se avete tolto il filtro antiparticolato dalle vostre auto, avrete solo due possibilità:

  1. Ripristinare l’auto rimontando filtro antiparticolato, valvola Egr, mappatura ecc.
  2. Acquistare una nuova auto

Ripristinare un’auto (furgone o pullman) comporta una notevole spesa che per molti sarà certamente superiore al valore di mercato della vettura. Non dimentichiamoci che in Italia (ma anche nel resto del continente europeo) circolano ancora molte auto “defappate” immatricolate nel 2008 (12 anni è l’età media del parco auto circolante italiano). Alla spesa per il ripristino occorrerà valutare anche altri aspetti: carrozzeria, motore, interni ecc.

La Commissione Europea ha volutamente lasciato che gli automobilisti modificassero le proprie auto diesel

Secondo noi l’intento della UE è spingere gli automobilisti verso l’acquisto di nuove vetture sperando di ridare vigore al mercato del nuovo. Probabilmente proponendoci quei veicoli elettrici – guarda caso – tanto promossi dalla stessa Unione Europea. Oppure condannandoci al carsharing perenne. Oltretutto, tenteranno di vincolare i futuri “proprietari” con delle finanziarie che – con gli imminenti aumenti dei tassi di interesse da parte delle banche centrali – insieme ai mutui diverranno insostenibili scoraggiando totalmente il possesso di un auto.

Sarà difficile disfarsi di un’auto con il filtro antiparticolato omesso o svuotato. I commercianti faranno molta attenzione e richiederanno sicuramente autocertificazioni e controlli tecnici prima di ritirarle. Quelle sprovviste di Fap – come da noi anticipato anni fa – si svaluteranno enormemente.

Come gli automobilisti che si credevano furbi modificando le proprie auto diesel sono finiti dentro la “tonnara” della Commissione Europea

Come gli automobilisti proprietari di auto diesel modificate sono caduti nella trappola della Commissione Europea

Davvero pensavate di continuare a circolare impunemente con le vostre auto diesel modificate? Molti automobilisti blateravano serenamente come fosse impossibile individuare i veicoli senza filtro antiparticolato. Personalmente, da sempre, l’ho ritenuta una trappola. Da appassionato di pesca, mi viene in mente la tonnara dove le reti fermano la corsa dei tonni per poi indirizzarli verso la “camera della morte” (proprio così viene denominata).

La Commissione Europea ha volutamente lasciato che gli automobilisti modificassero le loro auto diesel
Come funziona una “tonnara” per la pesca di massa dei tonni

A breve, anche coloro che ingenuamente hanno modificato le proprie auto diesel, faranno la stessa fine.

Spesa per “regolarizzare” un auto diesel a cui è stato tolto il Fap

Esempi di costi di ripristino di auto diesel a cui è stato tolto il filtro antiparticolato

Ma ora facciamo un esempio pratico della spesa economica che dovrete affrontare a breve per “regolarizzare” la vostra auto diesel: BMW Serie 1 125d 2.0 del 2015. Il filtro antiparticolato costa € 1.626,10 + IVA mentre il radiatore Egr € 576,93 + IVA. Aggiungeteci manodopera e mappatura della centralina. Se avete il serbatoio ADBlue danneggiato ed isolato, allora aggiungete altri € 300 (ricambio usato!). Essendo un veicolo del 2015, sicuramente il gioco varrà la candela. Probabilmente cercherete dei ricambi rigenerati a prezzi più convenienti. Comunque, di questi tempi è pur sempre una spesa non di poco conto per poter semplicemente circolare.

Invece su una Fiat 500 II 1.3 MJTDF del 2008, il filtro antiparticolato originale Fiat costa € 2.283,60 + IVA mentre una valvola EGR revisionata costa dai € 130,00 + IVA fino ai € 170,00 + IVA. Potrete anche risparmiare qualcosa acquistando prodotti commerciali o equivalenti ma con manodopera e mappatura la spesa finale supera il valore dell’auto. Soluzione? Recarsi all’autosalone con una copia dell’ultima busta paga (sempre che ne abbiate una!)

Il ripristino di un auto diesel a cui è stato tolto il fap potrebbe costare più del valore della stessa auto
Costo filtro antiparticolato originale Fiat

Inoltre alle prossime revisioni certamente richiederanno le ricevute dei precedenti controlli dei gas di scarico assieme ad una dichiarazione del filtro antiparticolato attivo. Sbagliate se ritenete improbabile questo scenario. Molti autoriparatori di nostra conoscenza stanno già avvertendo i propri clienti.

Siete nel panico? Be’, riprendete fiato ed iniziate a ragionare. Se avete un vecchio veicolo, valutate il caso di ripristinarlo e circolarci ancora qualche anno. Ovviamente dipenderà dalle vostre disponibilità economiche. Purtroppo la trappola è stata studiata bene. Bruxelles, prima di strizzarvi, ha atteso la crisi economica innescata con la pandemia a cui poi si è aggiunta la guerra in Ucraina (quest’ultima in verità innescata negli ultimi otto anni) con l’impennata delle materie prime oltre a cibo e carburante. In poche parole, ora che siete entrati, chiuderanno la tonnara.

Capire come convivere con un auto diesel con filtro antiparticolato

Quando si acquista un’auto diesel dotata di filtro antiparticolato occorre fare valutazioni accurate che vadano oltre le motivazioni puramente emozionali. Dovete capire che questo motore è progettato per percorrere giornalmente lunghe distanze. Se la vostra percorrenza è di 5/10 km in città, allora vi conviene la benzina, l’ibrido oppure il gas. Bisogna inoltre fare molta attenzione alla manutenzione. Ci sono degli accorgimenti tecnici ancora sconosciuti a molti meccanici.

L’autoriparatore deve cambiare atteggiamento e non consigliare la mappatura della centralina con lo svuotamento del Fap. Spariranno certamente quelle aziende con sede legale all’estero che propongono reti di officine “specializzate” (virgolette non a caso) nella rimozione dei Fap. Negli anni, troppi ingenui le hanno ingrassate con i propri soldi violando palesemente il Codice Penale mentre queste proliferavano lontane dalla giurisdizione italiana.

Oggi esistono moderni sistemi di pulizia dell’impianto di scarico. Nella nostra rete di autofficine sicure selezionate e controllate, stiamo inserendo strutture attrezzate in grado di prevenire i problemi causati dai filtri antiparticolati. Ma state ugualmente in allerta. Su questo tipo di manutenzione si utilizzano decarbonizzatori particolari che molte autofficine non posseggono. Alcuni non sono affatto validi in quanto non hanno la potenza sufficiente per generare la quantità di gas necessaria per pulire anche il filtro antiparticolato. Fate attenzione perché potreste affrontare una spesa inutile che di questi tempi sarebbe il caso evitare.

In questi mesi stiamo lavorando per sostenervi. Il lockdown non ci ha certo aiutato in quanto bastava un solo contagiato per far chiudere un’intera struttura. Pertanto seguite lo sviluppo della nostra rete di assistenza restando iscritti a questa lista. Se dovete richiedere un’intervento presso una delle nostre officine affiliate compilate il modulo di accettazione inserendo nel campo note il vostro problema.

Mentre, se siete autoriparatori e volete capire come diventare competitivi nel vostro settore senza mettere nei guai i clienti, ascoltate questa trasmissione radiofonica.

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Ecco perché spesso il meccanico più vicino a te è quello a cui in realtà non devi affidare la tua auto 7 Apr 2022 2:24 AM (3 years ago)

officina meccanico vicino a me

Non sono bastati lockdown, caro carburante, fallimento di molte aziende italiane con conseguenti licenziamenti per far comprendere all’autoriparatore che bisogna cambiare registro. Le auto percorrono ogni anno sempre meno chilometri e diminuiscono gli interventi in officina (salvo riparazioni che ne impediscono la normale circolazione).

Inoltre il parco auto circolante in Italia è il più vecchio d’Europa, tanto che viene ormai visto come un trend senza fine, alla faccia di chi si esaltava per quattro auto elettriche vendute in tre anni. Cosa sta accadendo al mondo dell’autoriparazione?

Preventivi online come semplice comparazione dei prezzi

Abbiamo intervistato delle officine che collaborano con noi e che usufruiscono anche dei servizi di canalizzazione offerti da molte altre aziende. L’automobilista è perennemente a caccia di preventivi ma non certo per scegliere il più conveniente oppure il più completo. Banalmente cerca un parametro di confronto per poi eventualmente acquistare da solo i ricambi. Questa è la scusante usata proprio da queste aziende ai loro autoriparatori affiliati. Una risposta che – ovviamente – pone quest’ultimi nel dubbio se proseguire o meno un rapporto di collaborazione che mostra parecchie falle come spiegato nei nostri podcast.

Nel frattempo, come viene assistito l’automobilista che si reca direttamente in officina? Vi rispondiamo prendendo spunto da una richiesta di assistenza gratuita in autofficina ricevuta sul nostro portale.

richiesta assistenza in autofficina
Questa richiesta di assistenza in autofficina è incompleta

Inizialmente avevamo contattato tramite email l’utente in quanto aveva dimenticato di inserire nel campo note la tipologia di richiesta. Dalla risposta ricevuta siamo venuti a conoscenza che era stato già eseguito il lavoro di sostituzione kit frizione e volano presso un autoriparatore locale, fornendo però un preventivo e successivamente la fattura senza specificare marchi e codici dei ricambi utilizzati. Logicamente un preventivo del genere fece scattare subito il campanello di allarme del cliente che diede comunque il consenso all’intervento in quanto il veicolo era inguidabile.

Il preventivo rilasciato dal primo meccanico
La ricevuta rilasciata dal primo meccanico

Gli consigliammo di contattare l’autoriparatore chiedendogli maggiori informazioni. Di seguito la risposta.

risposta meccanico
La tardiva risposta del primo meccanico

Subito l’autoriparatore fornisce i dettagli dei ricambi (perché non metterli sul preventivo dall’inizio?). Nonostante la diffidenza crescente verso i meccanici, gli autoriparatori ancora non comprendono le reali necessità dei clienti. Sta di fatto che l’utente in questione ci chiese di venire indirizzato presso un’officina affiliata vicino alla sua zona. Il lavoro oramai era stato eseguito ma lui era scettico sulla scarsa trasparenza.

Come deve funzionare un vero trasparente servizio di assistenza in autofficina

Vi mostriamo ora come i nostri autoriparatori affiliati rilasciano i preventivi attraverso il nostro portale. Guardate la differenza tra questo e quello ricevuto inizialmente dall’utente preso in esame.

Il preventivo di meccanica realizzato da Autofficina Sicura

Un preventivo di carrozzeria con ricambi e lamierati specificati e dettagliati

Il discorso non cambia nemmeno con le riparazioni di carrozzeria. E’ molto importante specificare sempre la marca dei ricambi (lamierati esterni, interni, fanaleria ecc.). Grazie all’accordo siglato con Acoat Selected del gruppo Akzo Nobel possiamo fare affidamento ad una vasta rete di carrozzerie situate sul territorio nazionale. Tutti i carrozzieri applicano attraverso il nostro portale un’unica tariffa oraria di manodopera con sconti e prezzi netti per consentire agli automobilisti di risparmiare con consapevolezza.

Per le riparazioni i carrozzieri potranno utilizzare – dopo l’approvazione del cliente – anche i ricambi usati in quanto abbiamo studiato dei prezzi netti che garantiscono (come per gli aftermarket) un risparmio minimo del 40% sui componenti nuovi marchiati casa-auto. E’ chiaro che i preventivi vengono emessi dai carrozzieri solo dopo aver visionato l’auto dal vivo.

Per dare una mano agli automobilisti sempre più tartassati dai rincari abbiamo attivato un sistema di raccolta punti con cui ricevere ricambi e lubricanti in omaggio.

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I costi di manutenzione delle auto presto aumenteranno di molto mentre ripararle per proprio conto diverrà quasi impossibile. Ma abbiamo una conveniente soluzione per te! 9 Feb 2022 1:56 AM (3 years ago)

Sistema ADAS sulla carrozzeria come funzionano e quanto impatteranno sulle tasche degli automobilisti.

Sistema ADAS sulle auto: Come funzionano e quanto impatteranno sulle tasche degli automobilisti

Vita dura per gli appassionati delle riparazioni “fai da te”. Con l’incremento dei sistemi Adas sarà sempre più difficile eseguire per proprio conto anche semplici interventi di manutenzione meccanica o piccole riparazioni di carrozzeria. Dal 2022 le case costruttrici dovranno installarli obbligatoriamente su tutte le auto in produzione, utilitarie comprese. L’attuale calo delle immatricolazioni dovute dalla mancanza di materie prime, sta rallentando l’auspicato ricambio nostro parco auto privato nazionale.

Gli ADAS sono sistemi estremamente sofisticati gran parte già presenti su moltissime vetture. Il loro compito è ridurre al minimo le collisioni e – conseguentemente – gli incidenti. Quelli più comuni sono:

ADAS sistemi ridurre collisioni incidenti

Per quanto riguarda la guida autonoma dobbiamo parlare dei nuovi sistemi di sicurezza: come l’AEB- Autonomous Emergency Braking (frenata di emergenza assistita), il Blind Spot Detection (avverte l’automobilista quando sopraggiunge un veicolo da un’altra corsia). Molti non sanno ad esempio che l’angolo cieco dello specchietto retrovisore è causa di incidenti pericolosi. Esiste infatti l’ASL per l‘avviso di superamento della linea, telecamere, sensori sui parabrezza.

La calibrazione va fatta sempre!

In rete ci sono automobilisti che già hanno avuto a che fare con delle riparazioni comprendenti anche la calibrazione. I costi sono molto onerosi. Importi che vanno da € 500 fino a € 1.000. La calibrazione dopo la sostituzione di un parabrezza può costare anche un centinaio di euro. Purtroppo in molti casi la spia dei sensori ADAS può accendersi anche a causa di piccoli urti come ad esempio durante un semplice parcheggio. Ammortizzatori, braccetti sospensione e cerchioni vengono monitorati dall’ADAS. Pertanto, incidendo sulla geometria dell’auto, la calibrazione va fatta anche per la semplice sostituzione.

costi onerosi sistema adas
Su un forum online un automobilista si lamenta dei costi eccessivi
sistema adas danno carrozzeria durante parcheggio
Un altro automobilista lamenta il danno causato durante un parcheggio

E’ possibile calibrare l’auto per proprio conto?

Assolutamente no! Occorre un’attrezzatura particolare comprendente anche dei pannelli fisici o virtuali e sistemi integrati con software sofisticatissimi. Non stiamo parlando di una chiave dinamometrica o di un ponte sollevatore. Pertanto i costi di riparazione e manutenzione aumenteranno vertiginosamente.

Aumento dei costi per gli automobilisti privati ma soprattutto per le flotte aziendali

Difficile risparmiare acquistando i ricambi sul web. Gli autoriparatori potrebbero opporsi maggiormente all’utilizzo di componenti acquistati direttamente dall’automobilista. A fronte di una riparazione e – successivamente una calibratura accompagnata da una certificazione scritta – l’autoriparatore diviene responsabile di tutta la riparazione dell’auto. Pertanto, potrà ancora ripararsi le spalle con la dicitura in fattura “Ricambio fornito dal cliente”?

Ma l’aumento dei costi di riparazione non riguarderà solamente gli automobilisti privati. Anche le flotte aziendali come ad esempio quelle del noleggio auto (breve e lungo termine) verranno coinvolte. I sistemi saranno integrati anche su piccole utilitarie che solitamente venivano acquistate proprio per tenere quanto più possibile bassi i costi di gestione. Mi chiedo, quanto inciderà la spesa di calibrazione su un parco auto composto da 100.000 unità?

Gli autoriparatori della rete, saranno disposti ad abbassare drasticamente i costi della calibrazione per accontentare le flotte del noleggio? Negli ultimi dieci anni le autofficine pur di continuare ad essere affiliati, hanno perso ricavi sui ricambi ed accettato tariffe orarie di manodopera più basse del 50% rispetto a quella al pubblico. Accetteranno di togliersi un’ulteriore fetta di ricavo a fronte di un investimento economico non indifferente?

Esiste ancora un modo per risparmiare sulle riparazioni?

Da giugno abbiamo iniziato a collaborare con le carrozzerie affiliate di Acoat Selected di Akzo Nobel. Il nostro servizio di assistenza prevede una serie di condizioni commerciali in piena trasparenza con l’automobilista.

Le riparazioni vengono preventivate solamente tramite il nostro portale web dove l’autoriparatore (meccanica e carrozzeria) applica sconti e tariffe orarie di manodopera pattuite tramite contratto. I preventivi pertanto vengono convalidati dal nostro staff prima di essere mostrati al cliente.

Per le riparazioni di carrozzeria – oltre ai ricambi equivalenti – verranno usati anche quelli usati, garantendo un maggior risparmio rispetto i listini dei ricambi marchiati “casa auto”. Infatti, se non lo sapessi, molto spesso vengono utilizzati ricambi usati/equivalenti ma poi fatturati come originali. A tal proposito, ti consigliamo di leggere il nostro articolo su come funziona la filiera del ricambio di carrozzeria.

Al termine di ogni singola riparazione, l’automobilista totalizzerà dei punti con cui in seguito ricevere dei ricambi in omaggio.

Per richiedere la nostra assistenza gratuita in autofficina, compila – senza alcun impegno – il modulo che trovi qui in basso compilando ogni campo.

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Riparazioni di carrozzeria: Ecco perché un carrozziere qualificato è indispensabile per riparare e verniciare un auto 12 Jul 2021 6:08 AM (3 years ago)

riparazioni auto carrozzeria fai da te

Verniciare un’auto non è semplice. Per molti automobilisti, il carrozziere costa troppo. Alcuni di loro, addirittura, tentano di ripararle e verniciarle per contro proprio ma con pessimi risultati. Per non parlare poi delle carrozzerie abusive sempre più presenti in Italia.

acoat selected akzo nobel autofficina sicura carrozzeria

Pertanto, cercheremo di spiegare il complesso lavoro del carrozziere, difficilmente replicabile nel garage di casa (o dall’abusivo). Lo faremo in questo articolo attraverso le informazioni che Acoat Selected di Akzo Nobel ci ha fornito e con la quale, come già anticipato nel precedente articolo, abbiamo siglato un accordo di collaborazione.

In rete – ed in particolare su alcuni forum – troverete moltissimi racconti sulle pessime riparazioni di carrozzeria. Ve ne mostro alcuni.

verniciatura auto opaca
verniciatura opaca
vernice auto sfogliata
vernice sfogliata
paraurti fondo
paraurti fondo
effetto buccia d'arancia carrozzeria auto
effetto buccia d’arancia

Lo spray funziona davvero sulla carrozzeria auto?

Altre volte invece si cerca di sostituire l’insostituibile intervento di un carrozzerie professionale con un prodotto inutile e dannoso come spiegato nel video qui in basso.

Mentre la scorsa volta abbiamo spiegato come cambiando tipologia di ricambio si riducono di molto i costi di riparazione, stavolta parleremo della verniciatura. Quest’ultima, riguarda prodotti e procedure di applicazione non alla portata dell’autoriparatore “fai da te”.

Grazie al Decreto Legislativo 27 marzo 2006, i carrozzieri sono tenuti ad utilizzare vernici a base d’acqua per prevenire o limitare l’inquinamento atmosferico derivante dagli effetti dei composti organici volatili denominati COV. Purtroppo ancora troppi carrozzieri cercano di risparmiare utilizzando prodotti a solvente o addirittura vernici in polvere. Senza dubbio più economici con tempi di asciugatura minori rispetto a quelli ad acqua. Inoltre, il carrozziere evita gli investimenti sull’attrezzatura (diverse per l’utilizzo di vernici ad acqua). Oltretutto, l’immissione nel mercato di prodotti con valori COV superiori, viene punito con la reclusione fino ai due anni e con ammenda dai 10.000 fino ai 50.000.

Come riconoscere una pessima riparazione di carrozzeria

I difetti che inizieremo ad elencare sono tra i più comun. Ma ne esistono molti altri. Certamente dopo la lettura di questo articolo, controllerete la vostra auto con maggiore attenzione, specialmente dopo una riparazione di carrozzeria.

STUCCATURA

Lo stucco viene applicato per riparare delle porzioni di carrozzeria ammaccate. Prima di applicarlo, la lamiera va ribattuta per diminuire il più possibile il dislivello con il resto della superficie rimasta integra. Lo stucco va impastato insieme al catalizzatore in modo che possa indurirsi subito dopo l’applicazione sulla lamiera. E’ molto importante che il carrozziere utilizzi soprattutto prodotti compatibili tra di loro. Un eccessivo utilizzo di catalizzatore (oppure uno troppo rapido) potrebbe creare buchini o puntinature visibili sulla vernice.

puntinatura carrozzeria auto
puntinatura

Anche le bolle di solvente (vedi foto in basso) sono causate dall’impiego di catalizzatori e solventi non idonei.

bolle di solvente carrozzeria auto
bolle di solvente

SEGNI DI CARTEGGIATURA

La carteggiatura delle parti da riparare va fatta con dischetto di grana idonea. Utilizzando quelli con con grana troppo grande, si creerebbero dei solchi visibili anche dopo aver passato la vernice ed il trasparente. Stesso discorso carteggiando senza rispettare un ciclo corretto.

COLATURA

Per stendere correttamente la vernice sulla lamiera occorre avere una buona mano e tanta esperienza. Un primo errore è non pulire correttamente le superfici da verniciare. Olio o grasso, ad esempio, non permettono alla vernice di “aggrapparsi”. Questa fase di pulizia viene denominata sgrassaggio.

Anche i catalizzatori e diluenti troppo lenti oppure un eccessivo quantitativo di diluente, possono generare questo fenomeno. Le attrezzature giocano un ruolo importante. Infatti la colatura si manifesta utilizzando un aerografo troppo grande, posizionato troppo vicino alla carrozzeria oppure applicando una pressione troppo bassa. Non è chiaramente un intervento improvvisabile, specialmente senza una cabina forno con cui isolare la carrozzeria dalle impurità presenti nell’aria. Tutto ciò comporta anche una scarsa brillantezza sulle superfici trattate.

colatura carrozzeria auto
colatura

VARIAZIONE/DIFFERENZA DI COLORE

Forse vi sarà capitato di notare delle differenze di colore/tonalità tra le parti riparate e verniciate con quelle originali. Capitano su auto con verniciature particolari, difficilmente replicabili con i classici tintometri utilizzati in carrozzeria (tratteremo questo argomento nel prossimo articolo). Nei casi invece più frequenti il difetto è dovuto da un’errata miscelazione dei colori (anche dall’utilizzo di basi scadute).

differenza colori carrozzeria auto
differenza di colore

BUCCIA D’ARANCIA

E’ sicuramente uno dei difetti più comuni e facilmente riscontrabili anche da occhi meno esperti. In causa vengono chiamati i diluenti e catalizzatori troppo rapidi, ma anche un’applicazione troppo distante della vernice o l’utilizzo di un ugello troppo grosso.

effetto buccia arancia carrozzeria auto
effetto buccia arancia

SFOGLIAMENTO

Tra i più comuni e facilmente riscontrabile. La sfogliatura si manifesta con distaccamenti della vernice dalle superfici lavorate. Avviene principalmente quando la superficie da trattare non viene pulita correttamente. Spesso compare sui paraurti a causa delle sostanze oleose spruzzate dal costruttore. Queste, nel breve tempo riemergono facendo distaccare la vernice dal paraurti. Un carrozziere esperto utilizza prima di tutto un primer di qualità ma soprattutto sottopone il paraurti ad un trattamento chiamato “flemmatura”.

effetto sfogliamento su carrozzeria auto
effetto sfogliamento

Il nostro servizio di assistenza gratuita in carrozzeria

Attraverso la partnership con Acoat Selected di Akzo Nobel assistiamo i nostri utenti mediante un network di carrozzerie di altissimo livello. Per richiedere assistenza basterà compilare un apposito modulo (a breve lo renderemo pubblico). Il nostro portale creerà un foglio di accettazione che collegheremo al carrozziere più vicino.

Attraverso il nostro portale web, il carrozziere creerà un preventivo che verrà successivamente controllato dal nostro staff. Tariffa oraria di manodopera e sconto ricambi aftermarket saranno identici in tutta Italia. Al termine dei lavori la somma che avrete speso, potrete raccogliere dei punti che vi consentiranno di ricevere dei ricambi auto totalmente gratuiti (a breve pubblicheremo il regolamento del servizio di assistenza).

Di seguito la versione video di questo articolo.

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Riparazioni di carrozzeria: Quale tipologia di ricambi utilizza il tuo carrozziere? 10 Jun 2021 2:34 AM (3 years ago)

differenza-ricambi-auto-di-carrozzeria

A marzo pubblicammo un articolo sui preventivi online di carrozzeria, evidenziando i limiti sia nella valutazione dei danni che nella poca trasparenza sulla tipologia di ricambi utilizzati. Quando dobbiamo affidarci ad un carrozziere, vanno valutati molteplici fattori. Tra questi, tariffa oraria di manodopera e tipologia di ricambi.

Ricambi originali di carrozzeria: Equivalenti ed usati

A differenza della meccanica – dove è possibile acquistare anche un ricambio originale scatolato direttamente dal produttore (es. filtro gasolio codice Fiat = filtro gasolio UFI) – nella carrozzeria i lamierati vengono prodotti dalle case costruttrici. Pertanto l’originale è disponibile solo con il brand della casa automobilistica. Cristalli e fanaleria originali, lo sono invece con il brand del produttore (es. proiettore codice Audi = proiettore Hella).

Esistono poi i ricambi equivalenti prodotti da aziende specializzate e venduti esclusivamente attraverso il loro brand. Non sono perfettamente identici all’originale nonostante esternamente rispecchiano il design della casa automobilistica. Ma materiali e sistemi di fabbricazione comportano delle differenze. Essendo garantiti 2 anni (come previsto dal Codice del Consumo), bisogna fare ugualmente attenzione ad alcuni marchi che giungono da paesi esteri che non eseguono controlli sulla qualità e sicurezza. Esistono molte aziende che producono o distribuiscono semplicemente ricambi di carrozzeria equivalenti di qualità. Ad esempio Prasco, Eurostamp, Rhiag, Equal Quality, Rhibo ecc.

aziende ricambi di carrozzeria equivalenti
Esempio ripreso dalla banca dati del nostro portale web

L’unica pecca sul mondo dell’equivalente riguarda i veicoli più recenti spesso non disponibili nell’immediato. Molte aziende prima di avviare la produzione di un cofano o parafango, attendono alcuni dati statistici come ad esempio l’andamento delle vendite sui determinati veicoli.

Bisogna prestare molta attenzione a quei componenti con marchi sconosciuti venduti online a prezzi stracciati o proposti da alcune carrozzerie. Ogni anno, tantissimi ricambi provenienti da paesi asiatici passano per la filiera commerciale comune. Fortunatamente, gran parte di questi, vengono sequestrati. Qualora non fossero reperibili gli equivalenti di qualità e la disponibilità economica non permettesse l’acquisto dell’originale, tanto vale chiedere al carrozziere di utilizzare (se disponibili) dei ricambi di carrozzeria usati. Quest’ultimi, una volta controllati e riverniciati garantiscono ottimi standard di qualità e risparmio.

Per testare il grado di conoscenza degli automobilisti, abbiamo cercato – su dei forum – aneddoti proprio sul tema dei ricambi di carrozzeria.

automobilisti conoscenza ricambi carrozzeria
differenza ricambi di carrozzeria originali equivalenti filiera commerciale

Come potete vedere gli automobilisti sanno che esistono varie tipologie di ricambi, ma le loro conoscenze sono limitate. Di sicuro, molti non conoscono la differenza tra ricambi di carrozzeria originali, equivalenti e passaggi nella filiera commerciale. Pertanto abbiamo creato un sistema di preventivazione trasparente che permetterà all’automobilista di valutare diverse modalità di riparazione insieme al carrozziere. Verrà utilizzato soprattutto sui prodotti di verniciatura di altissima qualità (nei prossimi articoli parleremo anche di vernici).

Il nostro servizio di carrozzeria

Durante la pandemia abbiamo lavorato molto, in particolar modo sul portale web dove gestiremo le pratiche di assistenza agli automobilisti privati. Stiamo concludendo degli accordi con ricambisti ed officine di meccanica. Nel frattempo, come sempre, abbiamo garantito costantemente assistenza a tutti gli utenti che ci hanno contattato in questi lunghi mesi mostrando anche video come quello qui in basso.

Assieme ad Acoat Selected® di Akzo Nobel (tra le aziende più importanti nella produzione di vernici per carrozzeria auto) abbiamo progettato un servizio di consulenza per le riparazioni di carrozzeria rivolto ai nostri utenti.

Acoat Selected di AkzoNobel collaborazione carrozzeria

Le modalità saranno identiche a quelle per la meccanica:

Il portale web è già pronto. Adesso già stiamo reclutando gli autoriparatori in tutta Italia che condividono la nostra etica professionale.

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I tutorial online sulla manutenzione auto distruggono il settore dell’autoriparazione, creano danni all’ambiente, mettono a rischio la sicurezza di coloro che li applicano 8 Mar 2021 5:31 AM (4 years ago)

autodoc-tutorial-italiano

In questi giorni, alcuni ricambisti mi hanno segnalato i tutorial disponibili sul sito e-commerce Autodoc. Abbiamo dato uno sguardo certi di trovare video su semplici interventi di manutenzione. In realtà vengono pubblicati tutorial per lo smontaggio di particolari componenti: ammortizzatori, cuscinetti e mozzi, cinghie e pulegge ecc.

Il pannello del sito e-commerce di Autodoc

Smaltimento dei materiali tossici

Non siamo mai stati fautori del “fai da te”. Innanzi tutto per mancanza di buon senso da parte degli automobilisti. Dopo aver sostituito batterie o cambiato il lubrificante del motore, li gettano nell’ambiente invece di recarsi presso i centri di raccolta autorizzati.

Sarebbe il caso di togliere alcuni articoli dalla libera vendita? Molti inveiranno ad una proposta del genere. Si potrebbe però applicare un prezzo maggiorato in fase di acquisto. Eventualmente con un rimborso parziale presentando una ricevuta di avvenuto smaltimento.

Un altro problema sono i cittadini che – privi di residenza – non possono smaltire i rifiuti nemmeno presso le isole ecologiche. Tempo fa scrissi un articolo sul fenomeno degli extracomunitari che effettuano interventi di manutenzione direttamente su strada fuori dai luoghi di lavoro.

L’immagine in basso si commenta da sola. Un tizio gettato a terra sotto un furgone sollevato senza cavalletto di sicurezza e con un bambino vicino.

Un meccanico abusivo mentre opera indisturbato per strada con accanto un bambino

Molti automobilisti che si servono di certi individui credono veramente di fare la scelta giusta. Di seguito un commento rilasciato su questo nostro video.

meccanico-abusivo-senza-sicurezza

La sicurezza sul lavoro ed il rischio di infortuni

Avete mai osservato un autoriparatore mentre sostituisce gli ammortizzatori anteriori? Come riporta anche il video tutorial di Autodoc, utilizza un specifica pressa per togliere le molle. Per quale motivo mostrano questa operazione? Un’automobilista non acquisterà mai un attrezzo del genere!

Prima che venissero messe in commercio le presse, gli ammortizzatori si posizionavano sulla morsa con dei ganci saldati su due steli filettati pressando la molla manualmente. Innumerevoli le volte che quest’ultima sfuggiva ferendo l’autoriparatore. Ma come possono incoraggiare il “fai da te” di questo tipo?

Per non parlare poi dei cuscinetti e mozzi ruota. Senza una pressa idraulica è impossibile toglierli dal fusello.

togliere-cuscinetti-mozzi ruota-senza-pressa-idraulica

Sempre più curioso, ho cercato un tutorial sulla sostituzione dell’olio del cambio automatico. Non ci sono video. L’utente viene semplicemente invitato a partecipare alle conversazioni sul forum. Su questi, ognuno sentenzia quasi sempre senza una reale competenza in materia.

Nella gran parte dei cambi automatici occorre eseguire due operazioni: svuotamento totale del cambio e lavaggio in fase di inserimento dell’olio nuovo. Indispensabili l’uso di un macchinario non certo economico ed un ponte per sollevare l’auto. In alcuni casi è necessario smontare le traverse per sfilare anche la semplice coppa. Come mostrato nel filmato girato su questo Range Rover, senza abbassarle non si riesce a sfilare nemmeno il filtro originale.

autodoc tutorial manutenzione cambio autmatico

Il “fai da te” su rulli e cinghie

Sostituire una cinghia di distribuzione non è un’operazione alla portata di tutti. Il rischio di mettere fuori fase il motore è altissimo (capita spesso anche all’autoriparatore esperto). Se una cinghia venisse montata in maniera sbagliata o fissato erroneamente un rullo tenditore, tutte le valvole della testata si piegherebbero. A questo bisognerebbe mettere l’auto sul carroattrezzi e portarla in officina spendendo una fortuna.

Mi sono fatto anche una domanda. Forse questi tutorial si rivolgono agli autoriparatori che acquistano dal sito? Molto probabilmente trovano offerte migliori rispetto a quelle dei ricambisti di zona. Ma forse sarebbe opportuno rendere i video accessibili solo a chi si registra con Partita Iva e ragione sociale scoraggiando gli automobilisti privati.

Riflessioni sulla filiera commerciale italiana

Autodoc è un distributore tedesco (sede e deposito ricambi in Germania). Ma se gli autoriparatori acquistano ricambi direttamente su questo sito, ricambisti e distributori locali non potranno mai competere. Eppure in Italia non mancano siti e-commerce molti dei quali gestiti dai ricambisti e – sicuramente – da qualche distributore.

Nonostante una massiccia concorrenza, Autodoc cresce velocemente (+114% solo nel 2017). Tralasciando il fatto che un ricambista mai potrebbe tenere il passo, come mai non ci riescono colossi come Rhiag e Ovam? Anni fa, quest’ultime provarono a lanciarsi sul mercato del privato ma senza successo (forse a causa di strategie errate ed inconsapevolezza sulle reali necessità del consumatore finale).

Purtroppo i governi succeduti negli anni non hanno mai reso deducibili gli interventi di manutenzione delle auto. Immaginate una riduzione delle tasse presentando le fatture rilasciate in officina. Avremmo meno catorci in circolazione ma – soprattutto – meno abusivismo e rifiuti abbandonati nell’ambiente e maggior professionalità.

In questo momento particolare, occorre permettere all’autoriparatore – ed al suo ricambista – di riprendersi una fetta di mercato sfuggita troppo velocemente. Per anni – senza esiti positivi – abbiamo provato a farlo capire ai gestori delle reti di officine. Gli investimenti più esosi, vengono sempre destinati alla sterile pubblicità auto-referenziante. Oppure ad inutili eventi dove si parla di tutto tranne di come vendere al consumatore finale.

La pandemia, è stata una inevitabile doccia fredda. Ma se i protagonisti della filiera sperano di tornare al 2019, difficilmente vedremo una ripresa. Anzi sarà più probabile assistere a qualche ridimensionamento dei network di officine.

Di seguito un video dove mostriamo le sezioni del sito e-commerce di Autodoc con tutti i tutorial rivolti all’automobilista. Inoltre diamo la nostra soluzione a questo fenomeno che – non solo – sta danneggiando la categoria degli autoriparatori ma rende anche rischiosa la manutenzione auto “fai da te”.

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Corretto preventivo online di carrozzeria? Impossibile valutare professionalmente il danno (e la migliore soluzione per l’automobilista) a queste condizioni 8 Feb 2021 11:06 AM (4 years ago)

preventivo online carrozzeria danno

Può un’automobilista richiedere dei corretti preventivi online per danni di carrozzeria?

In passato abbiamo mostrato i limiti dei preventivatori (meglio noti come comparatori) di meccanica, analizzando in fase test due siti abbastanza noti. Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, il sistema potrebbe anche funzionare a patto che vengano mostrati i tempi di lavorazione e marca dei ricambi utilizzati (cosa che non avviene in gran parte dei siti pubblicizzati).

In sintesi, sollecitavamo gli automobilisti a fare molta attenzione su:

Per quanto riguarda le riparazioni di carrozzeria l’impresa è molto più ardua, per non dire impossibile. Continuando la lettura di questo articolo scoprirai che:

Prima di tutto la valutazione dei danni si basa tutta sulle fotografie inoltrate dall’automobilista. Le foto devono essere ben chiare, scattate con le luci giuste per permettere al carrozziere di classificare in maniera corretta l’entità del danno. Compito che spesso diventa difficile anche per il professionista del settore. Tutto ciò mi ricorda qualcosa. Durante gli anni passati nel mondo del noleggio a lungo termine, utilizzavamo programmi particolari per analizzare le foto che ci inoltravano i carrozzieri. Da queste, un normale graffio nascondeva danni maggiori, come incisioni sulla lamiera.

Questa recensione mostra chiaramente questo limite.

permettere al carrozziere di classificare in maniera corretta l'entità del danno

Un danno frontale – anche apparentemente lieve – potrebbe generarne ulteriori nascosti su attacchi dei fanali, traverse e rivestimenti interni, radiatori rotti, fianchetti piegati. Ma un’automobilista conosce tutti questi dettagli?

dettagli su danno di carrozzeria auto

Se prendiamo ad esempio un’Audi Q5 2.0 TDI, troviamo diversi tipi paraurti anteriore e soprattutto versioni aftermarket. La differenza minima, tra le varie versioni originali Audi è di 675,58 euro (Iva esclusa). Se il carrozziere utilizza un prodotto Prasco, la differenza è enorme perché – essendo un’azienda che lavora sui prezzi netti – lo stesso paraurti è reperibile in commercio a 155,00 euro Iva compresa. Un carrozziere, volendo guadagnare sul ricambio, potrebbe farlo pagare al cliente 300 euro. In questo modo l’automobilista risparmierebbe comunque circa 400 euro rispetto al listino Audi.

Audi Q5 2.0 TDI diversi tipi paraurti anteriore e versioni aftermarket

Riformulo la precedente domanda. L’automobilista conosce queste alternative? Purtroppo no, perché principalmente a tutti questi siti di comparazione manca la consulenza verso l’automobilista. Testateli anche voi. Noterete immediatamente l’assenza di una consulenza iniziale in grado di prepararvi alla fase successiva, cioè quella di valutazione del preventivo.

Selezione delle carrozzerie evitando la battaglia al prezzo più basso

Dai test svolti anche in passato, sembrerebbero non esserci esclusive di zona tra carrozzieri. Questo è un aspetto estremamente importante ed un’enorme mancanza. Capiamo subito che non esiste una selezione dell’autoriparatore ma solo un impegno consolidato forse da una fee di ingresso. Oltretutto, con una eventuale appartenenza gratuita al network, si scatenerebbe una guerra al prezzo più basso per accaparrarsi il cliente.

Così facendo, l’automobilista valuterebbe soltanto il prezzo più basso tralasciando gli aspetti più importanti (ed impattanti): qualità della riparazione e vernici e ricambi utilizzati (su quest’ultimi occorre ricordare che una volta montati e verniciati diventa difficile risalire al produttore).

Pertanto anche una recensione positiva non potrà mai essere attendibile (stessa cosa per gli interventi di meccanica come spiegato qui). Questi sistemi dovrebbero essere chiamati semplicemente per quello che sono ed offrono all’utente: una semplice ed inutile comparazione del prezzo e nient’altro.

Di seguito il video-riassunto di questo articolo.

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Gli automobilisti fuggono dalle officine ma i fatturati non crollano per colpa del COVID19. La vera “pandemia” degli autoriparatori esiste e si diffonde da molto tempo prima! 13 Jan 2021 2:29 AM (4 years ago)

crisi autoriparatori covid19

Il 2020 verrà ricordato come l’anno più buio nel settore automobilistico, soprattutto per quello dell’autoriparazione.

Molti sono convinti che una normale ripresa avverrà non prima della seconda metà del 2021 (almeno secondo l’Osservatorio Autopromotec). Effettivamente è impensabile immaginare un primo trimestre in positivo.

Ma è giusto dare la colpa interamente al Covid19? Forse si ma – come già dimostrato nei precedenti anni – i cali di fatturato e la fuga degli automobilisti dalle officine, spesso sono conseguenza delle cattive abitudini degli autoriparatori.

Vi mostro ora due esempi su come è facile perdere – non solo il cliente automobilista – ma soprattutto l’intera credibilità aziendale. Spesso un passaparola in un bar basta per far dileguare per sempre decine di clienti da un’officina.

Questi automobilisti non torneranno più da questi meccanici e non certo per colpa del Covid19.

Risparmiati € 2.500 su Maggiolino 2.0 TSI

Il primo esempio chiama in causa le concessionarie. Un nostro utente vuole un parere riguardo la richiesta di circa 2.500 euro per la sostituzione di una meccatronica sul cambio automatico. Al tecnico della concessionaria è bastato attaccare l’autodiagnosi per dare il suo parere. Visto il momento critico era comprensibile la paura dell’automobilista che non esita nel chiederci il nominativo di un’officina nella zona di Pavia.

paura automobilista officina

Pur non essendo ancora ancora pronti con la rete di assistenza (manca poco, abbiamo già la piattaforma web!) ci avvaliamo di un accordo con un noto ricambista di zona ed – in particolare – con un suo cliente-autoriparatore. Dopo qualche giorno, abbiamo appreso che il difetto poteva non essere dovuto dalla meccatronica guasta ma da un’errata riprogrammazione della centralina del cambio. Infatti, dopo pochi giorni il veicolo viene consegnato in perfette condizioni e senza dover sostituire nessun componente.

errata riprogrammazione centralina cambio

Motore salvato su una Ford Fiesta

Il secondo caso riguarda una Ford Fiesta 1.4 con impianto a metano. Il proprietario l’aveva portata in officina per via della guarnizione della testata bruciata. L’auto – pur andando bene – aveva tracce di olio nel serbatoio del liquido di raffreddamento. Il meccanico della sua zona – senza nemmeno smontare la testata – aveva preventivato la sostituzione del motore proponendone la sostituzione con un altro di un rottamatore. Secondo la sua esperienza, data la sua delicatezza, questo tipo di monoblocco motore si rompe con facilità.

Come nel precedente caso, abbiamo attivato in fase test un autoriparatore della zona di Aprilia (LT) che – a differenza del collega – chiese l’autorizzazione del proprietario prima di smontare la testata per controllarne lo stato e il monoblocco. Ricevuto esisto positivo, smontata, convalida la perfetta integrità. Suo unico suggerimento, la sostituzione delle valvole di scarico rovinate da un uso eccessivo del metano.

sostituzione valvole scarico rovinate uso eccessivo metano

Dopo aver ultimato il lavoro, abbiamo ricevuto questa recensione su Facebook da parte del proprietario dell’auto.

recensione Facebook proprietario auto

I due recentissimi esempi (in piena pandemia) mostrano la “vera malattia” del settore dell’autoriparazione. Queste cattive abitudini, purtroppo sempre più comuni, danneggiano tutti: meccanici, carrozzieri ed anche ricambisti. Eppure ci troviamo in un momento economicamente drammatico che può comunque dare grandi vantaggi a coloro che sapranno coglierli. Abbiamo in Italia un parco auto circolante sempre più vecchio con un’età media superiore agli undici anni. Inoltre l’acquisto del nuovo è calato ulteriormente a vantaggio dell’usato. Insomma, tutto questo dovrebbe favorire l’ingresso in officina.

Il network di Autofficina Sicura

Dopo anni passati a far ragionare (invano) i tanti network esistenti, abbiamo deciso di creare la nostra rete di assistenza con la collaborazione dei ricambisti mentalmente più aperti. A differenza di molte altre organizzazioni, non siamo interessati a correre dietro alle più blasonate flotte aziendali (oltretutto flagellate inesorabilmente dal coronavirus). Tra l’altro da tempo sconsigliamo agli autoriparatori di collaborare con le aziende del noleggio auto a lungo termine.

Diversamente, abbiamo progettato un sistema innovativo di canalizzazione ed assistenza verso l’automobilista attraverso cinque canali di comunicazione ed un portale web per il controllo dei preventivi “cucito su misura” secondo le nostre precise richieste ed esigenze reali dei proprietari di auto.

Infine, abbiamo messo a punto anche un vantaggiosissimo sistema di fidelizzazione dell’automobilista che – non solo lo renderà felice di recarsi in officina – ma gli farà guadagnare grossi risparmi (non è un gioco di parole!)

Presto lo presenteremo al pubblico. Di seguito la versione video di questo articolo.

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Aggiungendo due ricambi, un nostro utente di Facebook ottiene un preventivo più completo ed economico di quello presentato da questo meccanico Saab del gruppo Checkstar Marelli 31 Jul 2020 1:07 AM (4 years ago)

preventivo meccanico Saab gruppo Checkstar Marelli

Sei ancora convinto che conoscere a voce il prezzo finale sia un metodo sicuro per valutare correttamente un’offerta del meccanico?

Questo ennesimo articolo completo di video (quest’ultimo lo trovi subito qui in basso) fa capire l’importanza di ottenere un preventivo scritto.

Il documento che a breve ti mostreremo ci è stato inviato qualche giorno fa da un utente su Facebook. Voleva sapere se l’importo richiesto dal suo meccanico fosse corretto.

Inizialmente si era accontentato dell’importo a voce (400 euro) correndo tutti i rischi del caso. Inoltre, credeva che il meccanico lavorasse a 30 euro tariffa oraria di manodopera.

Subito gli consigliammo di farsi rilasciare un preventivo scritto.

Fiat Freemont TD meccanico Saab Checkstar Marelli

Analizzando il preventivo abbiamo costatato che la tariffa oraria di manodopera è 46,20 euro più Iva e non 30. L’officina, autorizzata SAAB, appartiene al gruppo Checkstar Marelli.

In descrizione il veicolo viene presentato come Fiat Freemont TD. Sarebbe però opportuno utilizzare un portale professionale e completo per individuare il modello esatto (in questo caso Fiat Freemont 2.0 JTDM  16 V Multispace 4×4). Nello specifico, abbiamo rilevato il veicolo corretto tramite ricerca targa.

La scelta corretta (ed economica) dei ricambi preventivati senza rinunciare alla sicurezza e qualità

I ricambi preventivati dal meccanico sono Bosch (kit distribuzione, pompa acqua e cinghia servizi). Nulla da recriminare. Ma non volendo acquistare per forza prodotti scatolati Fiat puntiamo su Dayco, produttore primo impianto per le case automobilistiche. Bosch invece è produttore primo impianto per altri articoli.

Un’altra cosa che notiamo immediatamente è l’assenza di alcuni ricambi. Sul preventivo non vengono menzionati i due rulli della cinghia servizi che – per un lavoro così delicato e per motivi di sicurezza – riteniamo opportuno sostituire. Di seguito il nostro preventivo in dettaglio.

preventivo Fiat Freemont 2.0 JTDM  16 V Multispace 4x4 Autofficina Sicura

Il preventivo del suo meccanico parla chiaro: 479,22 senza Iva. Quindi, quasi 80 euro in più. Ma non è tutto!

Stiamo parlando di imponibile quindi senza applicare l’Iva. Di conseguenza senza rilasciare la fattura che di fatto sancisce la garanzia di 2 anni sui ricambi ed 1 anno sulla manodopera. Cosa succederebbe se uno dei vecchi rulli si fosse rotto danneggiando la cinghia dei servizi e di seguito la distribuzione? Zero possibilità di ottenere un risarcimento dal meccanico.

Confronto tra preventivi: Meccanico Saab (Checkstar Marelli) vs Autofficina Sicura

Come anticipato, abbiamo usato ricambi Dayco applicando 37 euro di tariffa oraria e 25% di sconto sui ricambi aftermarket (le stesse che – a breve – applicheranno i meccanici che lavoreranno sulla nostra rete). In preventivo, chiaramente, abbiamo inserito i due rulli che il meccanico aveva omesso. Riassumendo:

Mentre con noi:

In conclusione, utilizzando ricambi originali primo impianto ed inserendo due rulli in più, senza sforzo abbiamo presentato al nostro utente un preventivo molto più vantaggioso, sia in termini di prezzo che di qualità.

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